Incompatibilità

Cosa dice il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione

Nella scuola così come nel pubblico impiego vige il principio dell’esclusività e la norma di riferimento è il Decreto Legislativo del 16 aprile 1994, n. 297, 94 (“Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione”).

L’ art. 508 del Testo Unico fissa i seguenti punti:

Incompatibilità lezioni private/altra attività lavorativa:

  1. Al personale docente non è consentito impartire lezioni private (ripetizioni) ad alunni del proprio istituto.
  2. Il personale docente, ove assuma lezioni private, è tenuto ad informare il direttore didattico o il preside, al quale deve altresì comunicare il nome degli alunni e la loro provenienza.
  3. Ove le esigenze di funzionamento della scuola lo richiedano, il direttore didattico o il preside possono vietare l’assunzione di lezioni private o interdirne la continuazione, sentito il consiglio di circolo o di istituto.
  4. Avverso il provvedimento del direttore didattico o del preside è ammesso ricorso al provveditore agli studi, che decide in via definitiva, sentito il parere del consiglio scolastico provinciale.
  5. Nessun alunno può essere giudicato dal docente dal quale abbia ricevuto lezioni private; sono nulli gli scrutini o le prove di esame svoltisi in contravvenzione a tale divieto.
  6. Al personale ispettivo e direttivo è fatto divieto di impartire lezioni private.
  7. L’ufficio di docente, di direttore didattico, di preside, di ispettore tecnico e di ogni altra categoria di personale prevista dal presente titolo non è cumulabile con altro rapporto di impiego pubblico.
  8. Il predetto personale che assuma altro impiego pubblico è tenuto a darne immediata notizia all’amministrazione.
  9. L’assunzione del nuovo impiego importa la cessazione di diritto dall’impiego precedente, salva la concessione del trattamento di quiescenza eventualmente spettante ai sensi delle disposizioni in vigore.
  10. Il personale di cui al presente titolo non può esercitare attività commerciale, industriale e professionale, ne può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro, tranne che si tratti di cariche in società od enti per i quali la nomina è riservata allo Stato e sia intervenuta l’autorizzazione del Ministero della pubblica istruzione. 
  11. Il divieto, di cui al comma 10, non si applica nei casi si società cooperative.
  12. Il personale che contravvenga ai divieti posti nel comma 10 viene diffidato dal direttore generale o capo del servizio centrale competente ovvero dal provveditore agli studi a cessare dalla situazione di incompatibilità.
  13. L’ottemperanza alla diffida non preclude l’azione disciplinare.
  14. Decorsi quindici giorni dalla diffida senza che l’incompatibilità sia cessata, viene disposta la decadenza con provvedimento del direttore generale o capo del servizio centrale competente, sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, per il personale appartenente ai ruoli nazionali; con provvedimento del provveditore agli studi, sentito il consiglio scolastico provinciale, per il personale docente della scuola materna, elementare e media e, sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, per il personale docente degli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore.
  15. Al personale docente è consentito, previa autorizzazione del direttore didattico o del preside, l’esercizio di libere professioni che non siano di pregiudizio all’assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio.
  16. Avverso il diniego di autorizzazione è ammesso ricorso al provveditore agli studi, che decide in via definitiva.

Attività per le quali non è necessaria autorizzazione

Le attività che è possibile svolgere senza nessuna autorizzazione sono le seguenti:

  1. Collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie, ecc.
  2. Sfruttamento economico da parte dell’autore o inventore di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali
  3. Partecipazione a convegni e seminari
  4. Incarichi relativamente ai quali è previsto il semplice rimborso delle spese documentate
  5. Incarichi per il cui svolgimento il dipendente è posto in aspettativa, in comando o fuori ruolo
  6. Incarichi assegnati da organizzazioni sindacali a dipendenti che siano, presso le stesse, distaccati o in aspettativa non retribuita
  7. Attività di formazione rivolta ai dipendenti pubblici oppure di docenza e di ricerca scientifica
  8. Partecipazione a società agricole a conduzione familiare quando questa comporti un’attività non particolarmente significativa e priva del carattere della continuità
  9. Attività di amministratore condominiale (con esclusivo riferimento al condominio nel quale si abita)
  10. Incarichi presso le commissioni tributarie
  11. Incarichi come revisore contabile.

Segnalazioni:

E' possibile segnalare inadempienze poste in essere dal personale di questo istituto inviando una email all'indirizzo del Dirigente Scolastico con richiesta di registrazione al Protocollo RISERVATO.  

indirizzo email del D.S.: dirigente.scolastico@itistrafelli.edu.it